Baudelaire
E’ un libro che ho sempre vicino e di cui mi nutro “I fiori del male ” di Charles Baudelaire.
I poeti , la loro poesia sono linfa per me . Mi incuriosisce attraversare la loro vita con l’aiuto di racconti e biografie.Le creazioni degli artisti sono per me gli accenti che scandiscono il tempo nella storia.Raccontano la società e il vissuto dell’umanità e ci aiutano a capire chi siamo.
Vi linko un indirizzo interessante di caffè letterario in cui si racconta di un poeta che amo, Charles Baudelaire, e da cui ho tratto le parole che ho sottoscritto e che sento assolutamente vicine.
Le parole sono queste:
“Con l’avvento della società industriale e il trionfo del mercato la poesia come l’arte diventa un prodotto come tanti riproducibile e a basso costo.Il poeta perde allora il suo ruolo privilegiato rispetto all’uomo comune sia perché il frutto del suo lavoro è ridotto a merce sia perché i cittadini della nuova SOCIETA’ DI MASSA non hanno piu tempo per ascoltarlo. In questo contesto deprivante l’artista sarà difatti un eccentrico che vive al di sopra della societa e assume atteggiamenti anticonvenzionali.”
“L’amore somiglia a una tortura o a una operazione chirurgica.Quand’anche due amanti fossero innamoratissimi uno dei due sarà sempre piu calmo e meno posseduto dell’altro.
Certo io crederei di compiere un sacrifici affiancando la parola estasi a questa sorta di decomposizione. Spaventevole gioco dove bisogna che uno dei giocatori perda il dominio di se stessi”
Charles Boudelaire
” Bisogna essere sempre ubriachi. Tutto sta in questo: è l’unico problema. Per non sentire l’orribile fardello del tempo che rompe le vostre spalle e vi inclina verso la terra bisogna che vi ubriacate senza tregua. Ma di che? Di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro. Ma ubriacatevi. E se qualche volta sui gradini d’un palazzo, sull’erba verde d’un fossato, nella mesta solitudine della vostra camera, vi risvegliate con l’ubriachezza già diminuita o scomparsa, domandate al vento, all’onda, alla stella, all’uccello, all’orologio, a tutto ciò che fugge, a tutto ciò che geme, a tutto ciò che ruota, a tutto ciò che canta, a tutto ciò che parla, domandate che ora è; e il vento, l’onda, la stella, l’uccello, l’orologio vi risponderanno: è l’ora di ubriacarsi! Per non essere gli schiavi martirizzati del tempo, ubriacatevi; ubriacatevi senza smettere! Di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro.”
Charles Baudelaire
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